Nel secondo trimestre, Boeing ha annunciato un addebito di 93 milioni di dollari per il programma di capsule astronautiche Starliner, portando i costi di superamento del programma a quasi 700 milioni di dollari.
Il gigante aerospaziale ha dichiarato che l’ultimo addebito è stato “principalmente determinato dagli aggiornamenti del manifesto di lancio e dai costi aggiuntivi associati all’OFT-2”, o Orbital Flight Test 2. Il secondo volo senza equipaggio dello Starliner ha completato con successo una missione di sei giorni a maggio, raggiungendo un obiettivo di test critico – l’aggancio con la Stazione Spaziale Internazionale – mentre Boeing si prepara a trasportare astronauti.
L’ultimo addebito di Boeing relativo allo Starliner significa che l’azienda ha assorbito 688 milioni di dollari di costi dovuti a ritardi e lavori aggiuntivi sulla capsula fino ad oggi.
L’azienda ha sviluppato il suo veicolo spaziale Starliner nell’ambito del programma Commercial Crew della NASA, aggiudicandosi contratti per quasi 5 miliardi di dollari per la costruzione della capsula. Il programma di Boeing è in concorrenza con SpaceX di Elon Musk, che ha terminato lo sviluppo della navicella Crew Dragon ed è ora al suo quarto volo umano operativo per la NASA.
Un tempo Boeing era considerata alla pari con SpaceX nella corsa al lancio di astronauti della NASA, ma è rimasta indietro a causa di battute d’arresto nello sviluppo.
La prossima missione dello Starliner dovrebbe essere il Crew Flight Test, o CFT, che prevede il volo dei primi astronauti a bordo della capsula. Tuttavia, Boeing sta valutando se riprogettare le valvole di propulsione dello Starliner, prodotte da Aerojet Rocketdyne, che si sono guastate durante il primo tentativo di lancio della missione OFT-2 nell’agosto 2021.
