L’ex presidente Donald Trump ha lasciato il consiglio di amministrazione della sua società di social media poche settimane prima che la Securities and Exchange Commission e il Gran Giurì federale di Manhattan gli inviassero un mandato di comparizione, come risulta dai documenti.
Trump, che era stato presidente del Trump Media and Technology Group, è stato uno dei sei membri del consiglio di amministrazione rimossi, secondo quanto riportato in un documento dell’8 giugno depositato presso la Florida Department of State’s Division of Corporations. Anche suo figlio Donald Trump Jr. ha lasciato il consiglio, insieme a Wes Moss, Kashyap Patel, Andrew Northwall e Scott Glabe.
Truth Social, l’applicazione per social media dell’azienda che vuole essere un’alternativa a Twitter, ha pubblicato giovedì una dichiarazione in cui nega che Trump abbia lasciato il consiglio di amministrazione. Un portavoce della società non ha risposto immediatamente per chiarire il deposito presso l’agenzia statale della Florida.
La pagina “Consiglio di amministrazione” sul sito web di Trump Media appariva vuota nel pomeriggio di giovedì. Le partenze sono state riportate per la prima volta dal Sarasota Herald-Tribune.
Donald Trump ha lasciato il consiglio di amministrazione della sua società di social media settimane prima delle citazioni federali, come risulta da un documentohttps://t.co/UAbSXFXVOj
– Nanna (@rocklander65) July 7, 2022
La SEC ha notificato a Trump Media and Technology un mandato di comparizione il 27 giugno. Tre giorni dopo, un gran giurì federale di Manhattan ha emesso un mandato di comparizione nei confronti dell’azienda. I mandati di comparizione del Gran Giurì indicano tipicamente che è in corso un’indagine penale.
La settimana scorsa la società ha dichiarato che nessuno dei mandati di comparizione era diretto a Trump.
I mandati di comparizione sembrano essere collegati a una proposta di fusione tra Trump Media and Technology e Digital World Acquisition Corp. DWAC ha rivelato venerdì il collegamento con un’indagine penale. Una settimana prima, DWAC aveva dichiarato che le indagini governative avrebbero potuto ritardare o addirittura impedire la fusione con la nuova società di Trump.
Il Dipartimento di Giustizia e la SEC, che regola il mercato azionario, stanno indagando sull’accordo tra DWAC e Trump Media. Fondendosi con DWAC, che è una sorta di società di comodo chiamata Special Purpose Acquisition Company (SPAC), l’azienda di Trump avrebbe accesso a potenziali miliardi di dollari sui mercati azionari pubblici.
Le prime critiche all’accordo sono arrivate a novembre dalla senatrice Elizabeth Warren. La senatrice ha scritto al presidente della SEC Gary Gensler, dicendogli che DWAC “potrebbe aver commesso violazioni dei titoli tenendo discussioni private e non divulgate sulla fusione già nel maggio 2021, omettendo queste informazioni nei documenti [SEC] e in altre dichiarazioni pubbliche”.
Le azioni di DWAC sono scese di oltre il 50% quest’anno.