In Portogallo, un’associazione cerca di salvare l’oceano da sette anni. O almeno le alghe alla foce del fiume Sado. “Ocean Alive” si concentra sull'”educazione marina e sul cambiamento comportamentale”. Nell’associazione, che si definisce “cooperativa”, le donne svolgono un ruolo importante, tra l’altro come “guardiane del mare”.
E come fondatori.
La biologa marina Raquel Gaspar, fondatrice dell’ONG Ocean Alive.
“Le praterie marine possono sequestrare trenta volte più carbonio rispetto alle foreste terrestri”
ASILO PER BAMBINI
Le praterie di seagrass sono un vivaio per delfini, pesci e crostacei, molto importanti per i pescatori locali.
Secondo gli attivisti, sono minacciati dai rifiuti della pesca delle conchiglie, dall’ancoraggio delle navi e dalla pesca “distruttiva”. Così, una volta al mese, i volontari raccolgono i rifiuti di plastica dal loro biotopo. Inoltre, sono previsti campi di formazione per adolescenti e giovani adulti e “campagne di sensibilizzazione”
Questo fine settimana, in Portogallo, abbiamo visitato l’ONG Ocean Alive per conoscere il lavoro che stanno svolgendo per proteggere le praterie di fanerogame
Un’organizzazione stimolante, che coinvolge i pescatori locali a diventare amministratori dell’ambiente marino & mettendo al primo posto la conservazione guidata dalla comunità OceanLeaders pic.twitter.com/ajVw5KyoBj
– Edinburgh Ocean Leaders (@EdOceanLeaders) 4 luglio 2022
Luís Almeida, biologo marino:
“Le praterie di fanerogame forniscono diversi servizi a questi animali marini: possono nidificare, deporre le uova per riprodursi, trovare cibo e riparo. Si tratta quindi di un habitat che fornisce un grande supporto a molte specie, per tutta la loro vita”.
Ocean Alive descrive l’UNESCO come partner istituzionale. Contribuisce all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile. Sponsor come il Gruppo Santander finanziano singoli progetti.
Rodrigo Barbosa, su