La Russia sta riducendo le forniture di gas attraverso il gasdotto Nordstream 1. Secondo i dati della società operativa, il volume è stato dimezzato in mattinata rispetto al primo mattino. L’azienda statale aveva precedentemente annunciato che avrebbe ridotto il volume delle consegne dal 40 al 20% della capacità massima.
Secondo Gazprom, ciò è dovuto a problemi tecnici causati dalle sanzioni occidentali – una giustificazione che politici ed esperti occidentali considerano un pretesto.
Il Presidente Putin sta cercando di mettere alla prova la determinazione e l’unità dell’UE fornendo gas ad alcuni Paesi e non ad altri, afferma l’esperto di energia Christian Egenhofer del Centro per gli Studi di Politica Europea. Finora i governi hanno resistito molto bene, ma è lecito chiedersi fino a quando la popolazione e l’industria staranno al gioco ed è qui che entra in gioco Putin.
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Gli operatori tedeschi dello stoccaggio di gas ritengono che il gas possa continuare ad essere stoccato nonostante il nuovo taglio dei volumi di fornitura dalla Russia. Se le importazioni di GNL rimarranno elevate, è molto probabile che si possa raggiungere un livello di riempimento superiore al 90% entro il 1° novembre, ha dichiarato mercoledì Sebastian Bleschke, direttore generale dell’associazione industriale Initiative Energien Speichern (INES), alla Deutsche Presse-Agentur.
Il calcolo si basa sul presupposto che il trasporto di gas attraverso il gasdotto Nord Stream 1 nel Mar Baltico sarà solo al 20% della capacità massima a partire da questo mercoledì. Se anche questo gas dovesse essere tagliato, la situazione dovrebbe essere ulteriormente valutata, ha detto Bleschke.
A seguito della riduzione, i prezzi del gas naturale hanno continuato a salire.
