Le azioni di Norwegian Cruise Line sono scese di oltre il 10% martedì dopo che la società ha riportato risultati del secondo trimestre inferiori ai livelli pre-pandemia e ha messo in guardia da una continua volatilità.
La società ha registrato un fatturato di 1,19 miliardi di dollari e una perdita per azione rettificata di 1,14 dollari per il periodo, un miglioramento rispetto al secondo trimestre del 2021, prima della ripresa delle corse, ma ancora lontano dagli 1,66 miliardi di dollari di fatturato e dall’utile per azione di 1,30 dollari dello stesso trimestre del 2019.
La società prevede che il fatturato del terzo trimestre sarà compreso tra 1,5 e 1,6 miliardi di dollari, rispetto agli 1,9 miliardi di dollari del terzo trimestre del 2019, e continua a prevedere una perdita netta a causa dei costi legati alla pandemia Covid 19, al conflitto tra Ucraina e Russia, all’inflazione, ai prezzi del carburante e ai cambi.
Tuttavia, Norwegian ha annunciato protocolli Covid più leggeri, definendoli “significativamente positivi” per l’espansione del mercato delle crociere e per accelerare la ripresa della compagnia dalla pandemia.
La compagnia ha dichiarato che accoglierà i passeggeri non vaccinati che presentano un test Covid negativo a partire dal 3 settembre, nel rispetto delle normative locali.
Di conseguenza, Norwegian prevede che i fattori di carico delle crociere si collocheranno nella “fascia bassa dell’80%” nel trimestre in corso, rispetto al 65% del secondo trimestre.
La compagnia di crociere ha inoltre registrato un aumento dei ricavi di quasi il 20% per giorno di crociera per passeggero rispetto al 2019.
