Nella capitale argentina Buenos Aires sono scoppiati scontri tra i sostenitori della vicepresidente Cristina Fernández de Kirchner e la polizia.
I seguaci del politico di sinistra hanno rovesciato i blocchi stradali. I funzionari hanno poi usato cannoni ad acqua e gas lacrimogeni. L’antefatto è la decisione dell’amministrazione comunale di recintare la casa del vicepresidente argentino. Cristina Fernández de Kirchner è accusata di corruzione. Da un balcone, l’ex presidente li ha ringraziati per il loro sostegno: “È incredibile quanto sia cinico e perverso: vogliono davvero sradicare il peronismo”
Créanme que a questo punto della mia vita non c’è niente di più importante di questo. Solo spero che non abbandoniamo mai le nostre convinzioni e soprattutto l’indistruttibile amore per la Patria che ci unisce a tutti e a tutte. pic.twitter.com/G8QBpcVuOt
– Cristina Kirchner (@CFKArgentina) Agosto 28, 2022
L’accusa aveva chiesto dodici anni di reclusione e l’interdizione a vita dai pubblici uffici. Insieme al defunto marito ed ex presidente Néstor Kirchner, avrebbe procurato tutta una serie di appalti pubblici a un amico imprenditore senza indire gare d’appalto. Una parte dei costi di costruzione gonfiati sarebbe tornata ai coniugi Kirchner.
Il Presidente Alberto Fernández ha criticato l’operazione: ha condannato la violenza usata contro i cittadini che si sono battuti per la libertà e la democrazia.