Si nota chiaramente al largo della Corsica, ma anche delle Isole Baleari. In molti luoghi, la temperatura dell’acqua nel Mediterraneo è salita fino a 30 gradi Celsius. Gli esperti sono preoccupati. Durante le esplorazioni nella baia di Calvi, al largo della Corsica, i biologi marini hanno scoperto che le sensibili praterie di fanerogame, in particolare, hanno poca resistenza all’ondata di calore.
Jean-Baptiste Sallée è oceanografo e climatologo presso l’Istituto CRNS: “Sulla costa mediterranea francese, le temperature sono da cinque a sei gradi al di sopra dei valori stagionali abituali o addirittura superiori. Ciò che rende questo evento particolarmente insolito è la longevità e il ripetersi di questo calore marino. Negli ultimi tre mesi abbiamo trascorso tre quarti del tempo al caldo marino”.
Le praterie di fanerogame sono considerate i polmoni del Mediterraneo. Inoltre, forniscono un luogo di residenza e di rifugio per un buon numero di pesci e altri animali, che ora è a sua volta in difficoltà e rischia di ridursi.
Jean-Pierre Gatuso è un oceanografo: “Abbiamo contato circa cinquanta specie che sono minacciate da un’alta mortalità a causa di ogni ondata di calore nel mare”.
Un altro problema per il Mediterraneo sono le alghe introdotte che soffocano le barriere coralline. Attirate dalle acque calde, proliferano anche le specie esotiche, le cui popolazioni sulle coste del Mediterraneo sono cresciute fino a superare le 1000 unità.
